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sabato 31 gennaio 2015

’O MATÉLECO, Lirica di Carmen Percontra

’A tantu tiempo
se ne parla
’e chistu male trapuliero
ca porta pampanizze
e spanne patemiente.

I’ maie penzavo
ca cògliere
puteva iust’a me:
a trademiento,
senza ’nu iaquaniello,
’ncuorpo se n’è trasuto.

Se sta piglianno l’ànema
ma nun me fa appaura.
Te chiammano  càncaro…
…Ê vote…
me pare pure doce,
quanno distrattamente
vaco cunzederanno
ch’aiere redevo
pazziavo sguadagnata,
maie putenno penza’
ca ’a vita mia cagnava.

E senza me ne accorgere
ogne ghiuorno
chistu male pati’
ca porto appriesso
me sta facenno fessa.

Ma io, a ’sta malatia,
io nce vulesse dicere:
«’O core ’o tiene
’e leva’ ’na mamma
a e figlie?».
Tengo sulo ’na smania
ca me turmenta l’anema:
io crescerme vulesse ’e figlie mie
sulo pe le ’mpara’ ’nu poco ’a vita,
 e pe’ le fa’ capi’ ca chistu munno,
no, nun è malamente,
ma è sulo agguaitato
’a chi nun tene onore
né cuscienza
e, pe’ s’arrecetta’ ’n’onza
’e ascennente,  
stutasse pure l’uocchie
â mamma soia.

Si ognuno ’e nuie  
’a rispettasse
’sta terra utraggiata…
Essa s’è arrevutata
sulo pe’ s’addefènnere,
pirciò che ce costa…
 Tenimmancella cara 
e, comme si cantassemo
’a nonna a ’na criatura,
cercammo d’ ’a cunnulia’
propio come si fosse
’na nenna cu’ ’na ’nziria,
ca sulo frutte buone
essa ce vo’ riala’.

Carmen Percontra

venerdì 30 gennaio 2015

Un incontro didattico mentre infuria il temporale


Un incontro particolare quello di oggi, mentre il temporale si udiva con i sussulti di lampi e tuoni ed eravamo quasi tentate, io e la collega Irene Pepe, di saltare l'incontro...
Freddo, pioggia a non finire e reumatismi addosso, ma poi ci siamo convinte e proprio per amore dei nostri alunni siamo andate...

Bella l'accoglienza, applausi, sorrisi, baci sulla punta delle dita e riflessioni per una ricerca di scienza che stavano terminando.
Classe quinta alla 219 con docenti bravissimi e i bambini in attesa...

Un dialogo proprio sulla pioggia, sui tuoni che rimbombavano nell'aria cupa e poi c'è stato il momento dell'ispirazione, visto che dobbiamo anche presentare le liriche a dei concorsi scolastici...

Ed è nata ancora una breve poesia di gruppo, in napoletano...

CHIOVE

All'intrasatta è scuppiato 'o tempurale,
tronole, lampe, facevano paura...

Era tutto scuro comm'a mezzanotte,
me facette curaggio penzanno 'a scola mia,
pecchè 'nce steva ll'ora d'a poesia.

Cu 'o mbrello e cu 'a cartella, cu 'e stivale e cu 'a mantella
sò gghiuto a scola cu alleria.....
E' stato comm'a nu brutto suonno
e po' me sò scetato....

Rileggendo facciamo il lavoro di "limatura" tra suggerimenti e versi ancora, a volte, così fantastici e comici...
Bell'incontro, nonostante la pioggia, tanta allegria e poi un disegno relativo ai versi scritti alla lavagna e copiati sul quadernone.

Così siamo andate via, mentre i ragazzi chiedevano "Quando tornate? Venerdì? Che bella giornata è questa qui.............."
TINA PICCOLO
AMBASCIATRICE DELLA POESIA ITALIANA NEL MONDO
CRITICO D'ARTE VISIVA E LETTERARIA

L'orgoglio per la propria professionalità per guardare sé stessi "in alto", non gli altri "dall'alto"

Qualche volta mi arriva all'orecchio la voce che io mi vanti un po' troppo della mia professionalità.

In realtà ne approfitto per percorrere, giusto per un attimo, i miei ricordi.

Mettere a 16 anni per la prima volta le mani su un Personal Computer, per scrivere un programmino che faceva scivolare un paracadutista sul pavimento. Poi studiare giorno e notte per imparare ciò che i corsi di studio appena ti accennavano, iniziare a lavorare a 26 anni, dipendendo da alti dirigenti che non sapevo nemmeno come trattare per accontentare, e poi, avere poi un'azienda a tutti gli effetti - con soci e partita iva - per quindici anni, dico quindici, con i problemi che ne conseguivano: tasse da pagare, controlli fiscali, clienti pluri-ritardatari nei pagamenti, tentativi e certezze di truffe subite, clienti arrivati, andati via, tornati; notti passate insonni a scrivere programmi da consegnare, o a preparare i corsi di formazione, diretti spesso a persone che di formarsi non avevano nessuna intenzione... partecipazione a bandi di gara dove bisognava vincere solo sul prezzo più basso, telefonate di clienti in preda al panico per un blocco al sistema, computer rotti o impazziti sui quali non sapevi più come metter mano, collaboratori esterni che producevano solo all'1% di quello che avremmo voluto e che pensavano pure di avere ragione. Tutto questo, combinato alla volontà personale di acquisire sempre più conoscenze per rimanere a galla, e di trovare nuovi prodotti e servizi di interesse, per un pubblico di clienti che viveva la crisi e non aveva voglia di investire denaro.

Tutto questo lo portavo con una grande voglia di ottimismo, perché l'unico modo per sopravvivere in crisi economica era quello di credere in sé stessi e nelle proprie competenze, e procedere, sempre guardando in alto e mai in basso. In due parole, era quello che qualcuno oggi accusa di vantarsi della propria professionalità, ma che sia quella reale, non quella presunta.

Anni di sacrifici, veramente documentati, e che nessuno potrà mai negare di aver vissuto. E la crisi che ti ha portato a tenerti tutto questo alle spalle. Momenti vissuti nella sicurezza economica che ora fanno parte solo del passato. Me non serve a questo punto piangere. Questo deve per forza far credere ancora e ancora di più, e spingere il pedale sull'acceleratore, manifestando apertamente la cosiddetta professionalità, anche e soprattutto in un momento in cui il lavoro si tramuta e c'è bisogno di investire in nuove competenze. Anche per rendersi credibile in un mondo sempre più esigente. Rendersi elegante, simpatico, disponibile al momento giusto anche conta, da abbinare alle competenze personali. Mostrare le proprie qualità, non nascondendo i propri limiti e dimostrarsi disponibile con chi vuole stringere un rapporto lavorativo con te. Anche questa è professionalità.

Per quello voglio sentirmi "professionale", con il giusto orgoglio, ma non facendo così un dispetto a nessuno, se non a quelli che pensano invece di vantarsi per quello che non sono, forse invidiosi, gelosi o magari semplicemente coscienti di non riuscire, e anziché sfoggiare la propria capacità, e che diamine, in qualcosa pur l'avranno, pensano di vivere di una costruita immagine, che però in realtà non ha nulla, e credono di potersi ritagliare uno spazio screditando i meritevoli con pochi, stupidi particolari, spesso inventati o rimaneggiati ad arte per farli sembrare veri.

La vita è concorrenza, anche spietata, ma in economia si parla di concorrenza leale. La concorrenza sleale non è consentita, le bugie non contano, non accumulano meriti, mentre le qualità e le capacità lo fanno, eccome

E dunque, dietro quella "professionalità" che sta intorno alla mia attività, non possono che esserci fattori umani che raccolgono innanzitutto i frutti di una vita fatta di sacrifici, che purtroppo non necessariamente è sintomo di benessere economico, specie in un sistema come quello attuale che non si costruisce sulla meritocrazia, ma tristemente su altri fattori che non sono adatti a spiegarsi in questo carteggio.

L'importante è comunque, ribadisco, sempre credere in sé, guardando al passato senza dimenticarlo mai ma ponendolo, diciamo, in un cassetto, e soprattutto andando sempre avanti, mirando verso l'alto e mai verso il basso.
30/01/2015
DAVIDE GUIDA

giovedì 29 gennaio 2015

ACROSTICO, lirica di Carmen Percontra




Come guerriera va verso il suo destino,
attende invano che il mondo cambi,
rinuncia di fermarsi nell’oasi dell’amore,
mentre la tempesta imperversa.
estrosa, risoluta e sempre indocile,
nella lotta ferita ma orgogliosa,
potente, maestosa e con
ebbrezza pura entra nel cuore di chi sembra
roccia.
con  armonia si pone
osando e sfidando i falsi miti,
non conosce la resa,
tra ostilità e contrarietà
racconta
ancora dell’amore per l’umanità.


Carmen Percontra

L'ammore avesse essere, lirica di Tina Piccolo

Tutto chello ca nun è
l'ammore avessa essere..
carezze, abbracce e vase,
serate 'ncumpagnia,
resate cu alleria,
tanta voglia 'e campà....
 
Immece e' scuro 'o cielo,
si stienne 'a mano
l'arretire chiena 'e malincunia...
 
L'ammore? E chi ha cuntata
sta favula gentile,
nu core cerca a n'ato,
se 'mbriacano 'e suspire,
e daie felicità....
 
Fernimmele cu 'e cunte,
stu munno è troppo 'nfame
uno apprufitta 'e n'ato,
se 'mbroglia sulamente...
 
Canzone arrevutate, 
poesie cu amaro a dint'o,
staie sulo e suonne, suonne
pe te putè 'mbriacà....
 
L'ammore?' O munno sano
avesse essere chello ca nun è....
 
Povera terra nosta,
traduta, avvelenata
e nuie facimme finta
ca no, nun è accussì....
 
Tu pure avisse essere chello ca nun sì,
e stanca poso 'a penna
e me scipp'a faccia....

Na voce ca me chiamma
"Mammà ma staie chiagnenne?"
"Ma quanno maie, io rido
e rido comm'a cchè..."


 
TINA PICCOLO 
(AMBASCIATRICE DELLA POESIA NEL MONDO-CRITICA D'ARTE)

martedì 27 gennaio 2015

Incontro con l'autore nella scuola di Paciano


E così anche questa volta è stata un successo, bellissimo, emozionante, con i bambini che hanno preparato un collage con foto mie e versi dedicati pieni di affetto.
A Paciano, nella IV classe, dove i bambini sembrano più alti di me, abbiamo realizzato un importantissimo incontro con l'autore Mario Volpe.
In compagnia di Annamaria Pianese che ne legge le belle liriche con emozione, i piccoli hanno fatto domande, ascoltato i versi, compreso il messaggio di umanità, di solidarietà e d'amore.
Applausi, battute allegre anche con la nostra Irene Pepe che sollecita e interviene al momento giusto.
Ho poi sollecitato i bambini entusiasti a scrivere una poesia dedicata al nostro incisivo e bravissimo autore.
Foto scattate in momenti importanti, sorrisi e tanta speranza in un'umanità migliore, hanno caratterizzato questo incontro.
Ed ecco la breve e significativa poesia nata dai nostri sinceri allievi.

DEDICATA A MARIO VOLPE
Che bell'incontro oggi a scuola
con il poeta Mario Volpe.

Ci ha parlato della casa.
del valore dell'amore,
delle persone senza tetto
che han bisogno
del "Profumo" dell'affetto.
Annamaria Pianese
ha letto le sue poesie,
con una bella espressione
che ci ha fatto provare
una grande emozione.

Ci hanno aperto il cuore
come quando nasce un fiore.

L'hanno copiata nel quadernone e hanno fatto un disegno ispirato a questa splendida lezione di poesia.

Ce ne siamo andati contenti, soddisfatti, con dediche meravigliose dei piccoli.
Sceglieremo alcune liriche da inviare a concorsi scolastici ormai noti.
E ho declamato anch'io le poesie richiestemi dai bambini gioiosi e davvero soddisfatti.
Una giornata da ricordare in cui tutto ha davvero il sapore della poesia
TINA PICCOLO
(AMBASCIATRICE DELLA POESIA ITALIANA NEL MONDO E CRITICO D'ARTE)

Per non dimenticare, lirica di Tina Piccolo


Non è finita, non è finita ancora
E si dilania ancora l'umanità,
si uccide l'innocente,
si odia per la razza,
per la religione.....
 


L'olocausto è storia orrenda
di vittime nel quotidiano
scorrere del tempo....


Si uccide per danaro, per potere,
si tortura la donna ed il bambino....
il vecchio, il giovane soldato....


Non è finita, non è finita ancora,
C'è una SHOAH nel mondo
fatta di ingiustizia e crudeltà.....
Quando sorgerà un sole d'amore,


quando si tenderanno le mani
per stringersi in un patto
di bene e solidarietà???


Sarà una fiaba, sarà una realtà?......
ma non è finita, non è finita ancora....













TINA PICCOLO 
(AMBASCIATRICE DELLA POESIA NEL MONDO)

sabato 24 gennaio 2015

Oggi parliamo con... Alessandro Iovino

L'amico Alessandro Iovino, scrittore, storico, saggista, si racconta alle telecamere di DGPhotoArt per inaugurare il ciclo delle nuove interviste, dal titolo "Oggi parliamo con...", di cui riportiamo il filmato integrale nel presente articolo.

Più che intervista è un videomessaggio, che si integra alla perfezione col suo profilo già descritto nel suo blog personale www.alessandroiovino.it 

A breve pubblicheremo anche il testo integrale del videomessaggio.

Ringrazio Alessandro per la preziosa collaborazione.


(riproduzione vietata se non da parte dell'intervistato; per chiunque abbia necessità per servizi giornalistici su TV, radio, social network o altri mezzi di comunicazione, è possibile richiedere copia del filmato in forma digitale alla DGPhotoArt e unicamente per via telefonica ai numeri indicati nel link Youtube)

venerdì 23 gennaio 2015

A scuola con la poesia contro il bullismo


Un argomento scottante,di grande attualità e drammaticità, è stato trattato oggi alla scuola primaria della 219 a Pomigliano D'Arco,che fa parte dell'Istituto comprensivo retto dall'illustre Preside Raffaele Del Prete.
Un discorso e un dibattito in classe, vivacizzato dalla formatrice Tina Piccolo e da Irene Pepe, dinamica collaboratrice.
E' un interrogare, ascoltare, aiutare, comprendere e far vincere i sentimenti positivi che albergano nell'animo umano. E' stato interessantissimo ascoltare i pareri dei piccoli, rendersi conto di quanta influenza ha l'ambiente sulla formazione di concetti e della stessa personalità così condizionata da violenza e bullismo.
Dopo un lungo discorso e spiegazioni è nata la poesia

VOGLIAMOCI BENE
Non vogliamo i bulli,
ma cerchiamo di volerci bene.
Non usiamo la violenza,
ma portiamo la pace:
Se ci fanno dispetti, perdoniamoci,
tendiamo la mano,
amiamo l'altro come un amico.
Ascoltiamo la voce
di chi ci chiede aiuto,
comunichiamo i nostri sentimenti.
L'amore è un sorriso
che non finisce mai,
è il motore che
fa girare il mondo.
Non vogliamo i bulli,
ma abbiamo bisogno
di essere uniti.

TINA PICCOLO
AMBASCIATRICE DELLA POESIA ITALIANA NEL MONDO
CRITICO DI ARTE VISIVA E LETTERARIA

giovedì 22 gennaio 2015

Un'oasi per la terza età a Napoli




E' Villa delle fate Nonna Anna s.r.l., sita in via S.Anna dei Lombardi, una casa di cura e di riposo eccellente per la terza età.

Personale qualificato e dai modi garbati e profondamente umani, i proprietari sono i bravissimi Giuseppe Esposito e Maria Vatieri.

Le persone di una certa età sono curate, amate, rispettate, trovano davvero un luogo di  serenità, adeguato alle loro necessità, rallegrato anche da un programma fatto di gite e feste per diverse occasioni. E' una meta per attori, cantanti e poeti che realizzano manifestazioni proprio per gli anziani che hanno trovato in Villa delle fate la loro gratificante dimora.

Personale medico, assistenti sociali e tant'altro formano una preziosa e specializzata equipe.

Già il nome è tutto un invito alla serenità a una magica assistenza e a un amore che dà energia per vincere qualsiasi sofferenza.

Villa delle fate Nonna Anna, un sapore di fiaba, di carezza, di parole consolanti, di progetti di unione, amicizia, solidarietà.... sono stata io stessa colpita dal clima di generosità e di competenza, di ascolto e disponibilità, un'oasi in cui la vita sorride e sa far sorridere, un luogo di cure attente e di partecipazione attiva e sincera di tutto il personale. Questo rincuora e dà della terza età un'immagine cara al cuore, che è fatta di un cammino psicologico e umano importante. Ci sono anche i fondamenatali momenti religiosi fatti di S.Messe e di preghiera.

Ecco, una perla nella nostra Napoli che splende per purezza e valore morale e sociale.


TINA PICCOLO
AMBASCIATRICE DELLA POESIA ITALIANA NEL MONDO
CRITICO LETTERARIO E DI ARTE VISIVA
ORGANIZZATRICE GRANDI EVENTI

mercoledì 21 gennaio 2015

Tina Piccolo relatrice il 28 gennaio ad Aversa del libro di Vittorio Raimondo




"Auguri": un libro delizioso e solare quello di Vittorio Raimondo, scrittore e poeta ultrapremiato e socio del Salotto culturale Tina Piccolo, oltre ad essere membro dell'Accademia Vesuviana.

Una copertina dai colori sgargianti che è già sinonimo di ottimismo. Vittorio ha pubblicato tantissimi libri ma questo è il più recente. Le pagine vibrano di versi intimistici, con auguri a personaggi e alla stessa umanità perchè possa percorrere un cammino di civiltà e di amore.

Nato con le Edizioni Anselmi a cura di Gianni Ianuale verrà presentato il 28 gennaio nella bella Biblioteca di Aversa, alle ore 18. Relatrice la stessa Ambasciatrice della poesia italiana nel mondo Tina Piccolo, il poeta ed editore Gianni Ianuale, il critico e scrittore avv. Giuseppe Diana e il Direttore della Biblioteca comunale dott. Fortunato Allegri.

Le liriche verranno declamate da Tina Piccolo e molti sono i partecipanti alla bellissima presentazione, tra poeti, scrittori, giornalisti, rappresentanti della cultura e dell'Amministrazione di Aversa. Fotografi competenti riprenderanno i vari momenti e per volere dell'autore una sua lirica sarà letta da Lello Castiello di cui apprezza la spontaneità e la profondità umana.

Premio alla carriera nel passato Concorso Internazionale Città di Pomigliano D'Arco, Vittorio Raimondo ha avuto nomine accademiche davvero meravigliose.

Si presenta dunque un libro profumato di allegria, di speranza e di sincerità.con liriche molto belle e intense, coinvolgenti e di gran valore etico.

Sarà certamente un evento di successo a cui seguirà un brindisi augurale festoso.

TINA PICCOLO
(POETESSA E CRITICO LETTERARIO E DI ARTI VISIVE)

(riproduzione vietata)

martedì 20 gennaio 2015

LA FILASTROCCA A SCUOLA


E così nasce anche la filastrocca, giocando con le parole, tra ritmo e rima scherzosa.
 
Allegri, gioiosi, in attesa, i bambini della Classe IV del plesso paciano con la docente Maria
Rosaria Antignano hanno accolto me e Irene Pepe, mia collaboratrice e docente, con enfasi.

Irene ha letto e fatto copiare definizioni sulla poesia e il ritmo che scandisce anche i versi.

I bambini felicissimi hanno ascoltato, da un libro didattico, filastrocche lette da me e hanno riso tanto sui soggetti comici che facevano da protagonisti nelle stesse.

Siamo poi passati alla composizione con l'occhio esperto della loro docente e i nostri consigli applauditissimi.

La filastrocca gioca con la fantasia, inventa situazioni irreali, libera l'estro dei piccoli, li sensibilizza e amplia l'ispirazione, arricchita anche da disegni molto belli fatti da tutta la classe.

E le riporto qua integralmente ben lieta dei risultati che il corso di formazione sta ottenendo.

Gli animali pazzerelli

C'è un cane che parla

e gioca con Carla,

c'è un coniglio che saltella

e mangia la frittella

Un topo furbetto

che dorme sul tetto,

arriva un cavallo

e fa un bel ballo.

Una zebra nella savana

va in giro con la rana.

Son tutti pazzerelli,

vanno a dormire nei castelli.

Questi animali birbantelli

sono proprio bricconcelli

E segue un'altra breve poesia-filastrocca

'A pizza 'e Napule

'A pizza margarita
è proprio sapurita,
'a vasenicola tene addore
ca cunzola 'o core.
Vene Pulecenella
e s'arrobba 'a muzzarella,
nu cane chianu chiano
le dà nu muorzo 'a mano,
mentre 'o Napule sta iucanno
e 'a gente sta guardanno.
Sento na tammorra ca sona,
ma sta pizza è proprio bbona.

Ecco un esperimento riuscito e i disegni molto belli, arricchiti da particolari, hanno reso ancora più completa la nostra opera di formazione. I ragazzini con penna e foglio mi hanno chiesto una dedica e li ho accontentati rendendoli gioiosissimi. 

Una esperienza che in due classi si sta rilevando sempre più preziosa e accolta con meraviglia e attenzione, producendo frutti davvero gratificanti.

TINA PICCOLO 
Ambasciatrice della poesia nel mondo
Critico d'arte visiva e letteraria

lunedì 19 gennaio 2015

La scuola e l'arte

Tina Piccolo con Giuseppe Nappa e Annamaria Pianese
Stamane nella Mostra col Reading poetico organizzato da Mario Volpe e Annamaria Pianese col Comune di Pomigliano e il nostro Salotto artistico-culturale, con il Circolo Anastasiano e l'Accademia Vesuviana abbiamo accolto ben sei classi sia di scuole medie che dell' I.PC. professionale con i loro professori.

Moltissimi mi conoscevano come poetessa, per il Premio da me fondato e i tantissimi libri scritti...

La Pianese ha illustrato i motivi della Mostra e del Reading poetico e il successo riportato e mi ha presentata nelle vesti di critico d'arte. A turno gli studenti di una classe per volta sono entrati nel Salone della Mostra mentre li conducevo per mano in un cammino di conoscenza. Tecniche varie, artisti molteplici e tantissime opere. Ho fatto notare i particolari del ritratto, dell'astrattismo, del dadaismo, delle nature morte, del futurismo, del paesaggistico e del cubismo.

I ragazzi affascinati chiedevano spiegazioni ed hanno ascoltato meditando moltissimo. Ho regalato i miei libri ai professori attenti ed entusiati e ho messo in risalto i messaggi dell'arte, i valori etici, il bisogno di creare sinergie.

L'originalità e la bellezza di alcune opere hanno colpito in modo particolare e i ragazzi, stimolati da Annamaria Pianese, hanno anche espresso le loro emozioni...

Un cammino didattico di ben 35 anni e corsi di formazione realizzati in scuole di ogni ordine e grado mi hanno consentito di spiegare con un linguaggio comprensibile ed umano, il valore sociale dell'arte, senza invidia e presunzione e anche dei premi letterari che assegniamo per il notevole talento.

Era presente la pittrice Francesca Paciello che ha spiegato le tecniche delle sue opere graditissime.

Una mattinata movimentata, ma bellissima, con centinaia di ragazzi assetati di conoscenza e rapiti dallla meraviglia dell'arte.

La rivoluzione non si fa con le armi o con leggi ingiuste, nè con la micidiale rivalità politica. La cultura e l'arte ci offrono armi positive per vincere la quotidiana battaglia della vita e dar il giusto valore all'amore, infinito del cuore e del pensiero.

Il cielo è in ogni essere umano...

TINA PICCOLO
(AMBASCIATRICE DELLA POESIA NEL MONDO-CRITICO D'ARTE VISIVA E LETTERARIA)

Ottimismo e buona volontà, le armi della professionalità, non opportunismo, non egoismo, non egocentrismo

Ne parlavo l'altro giorno a un importante colloquio di lavoro, con dirigenti di alto profilo e ora ne rifletto anche sentendo parole di altri.

A volte mi domando quanto si dà tanto per la propria professione, e l'Italia non è certo un terreno di gioco favorevole. Ho avuto una vera e propria azienda per quindici anni, cosa che in periodo di crisi è da considerare di tutto rispetto, come mi ha fatto notare l'altro giorno un influente dirigente regionale. Ma la durata è stata dettata soprattutto dalla volontà di crederci, strumento necessario per portare avanti quel lavoro, insieme a chi ha deciso di andare avanti con me e che ancora oggi è degno della mia stima.

Oltre la buona volontà, oltre la capacità, oltre il buon curriculum: l'ottimismo era sempre, più del know-how, l'arma per poter creare il nostro spazio in una realtà difficile come quella del nostro Paese. Le soddisfazioni sono state veramente tante, al di sopra di tutti gli ostacoli che si ponevano davanti. Gli incidenti di percorso c'erano (clienti scomparsi prima di pagare il prodotto avuto, giusto per fare un esempio, il caso più eclatante), la concorrenza era spietata, ma certo non erano le cattiverie che si vedono in altri ambiti come l'arte e la cultura, dove invece tanti finti "uomini" si credono di essere prime donne tentando di usare, inutilmente, l'arma della bugia perché non hanno quella della qualità.

Nell'attività che ho svolto, principalmente il programmatore di computer, ho visto amici e colleghi anche fra chi non conoscevi. Tranne rarissimi casi di gelosie (ma erano i casi isolati, e ne posso contare veramente pochissimi), di solito ci si aiutava, consapevoli che ognuno dei lavori era destinato alla propria clientela. Erano incarichi pagati anche bene, ma contrariamente a quanto si poteva immaginare, nessuno cercava di prendere il lavoro dell'altro, di sottrarlo con armi improprie, cosa che invece avviene, paradossalmente, dove i soldi non ci sono o, quando anche ci sono, si quantificano giusto in quello che aiuta a recuperare il viaggio in macchina o in autobus. Ma oggi, in nome della propria immagine, c'è chi prevarica e si introduce in quello che non gli compete, in nome non più del Dio Denaro, ma di una divinità peggiore, la Dea Immagine.

Avevo 16 anni quando ho scritto il mio primo programma per computer. Su carta, non avevo nemmeno il computer a casa, passai il listato a mia sorella che faceva lezioni private a un possessore di un Commodore 64 in modo che lo potesse digitare e far funzionare. Poi, ho sudato tanto, imparando a programmare a fondo lo Zx Spectrum, e quindi il PC, per mia passione ma perché pensavo un giorno di poter avere una attività redditizia contutto quello. E in realtà il sogno si è avverato, la "Formamedia" è esistita per tanti anni, grazie anche a quel know-how, ma come dicevo prima, con la forza di volontà e l'ottimismo che era mia prerogativa. Solo una crisi economica, le tasse che ti schiacciano e niente più ha portato alla chiusura di un marchio che definirei storico per me e chi l'ha condotto come me.

Credere, essere ottimisti, ma soprattutto amare il proprio lavoro. Ma non è che l'informatica, la videoripresa, la fotografia, il giornalismo, tutti mestieri da libero professionista, ti aiutino tanto a mantenere solidi quei principi. Eppure lo faccio, a denti stretti, perché l'amore per il mio lavoro e per me stesso mi conduce anche a farlo bene. Non sempre entrano soldi, anzi, si investe molto di più nel tempo e nel denaro di quanto lo facessi prima, ma è indispensabile.

E' giusto e sacrosanto essere riconosciuti economicamente nel proprio lavoro, ma è giusto anche dare a quel lavoro anima, emozione, pensiero perché venga svolto nel migliore dei modi anche quando non c'è un immediato rientro.

Non ho mai vissuto di privilegi, non ho mai sopportato chi vuole campare sulle spalle degli altri, convinto di poter avere tutto solo per diritto. Ma quale diritto, questo è un mondo di doveri, innanzitutto, e non solo di diritti. Il dovere è dare il proprio contributo con amore, senza pensare solo a privilegi, certo senza mai perdere la propria dignità, ma senza dimenticare che, in un momento di crisi senza precedenti, esistono anche i sacrifici, e invece cosa noti? Vedi che, non solo nel pubblico impiego, ma anche nel libero professionismo si gioca di mentalità di assistenzialismo, di privilegi, di diritti da acquisire ipocritamente, viceversa osservi che sono realmente pochi quelli che investono tempo e denaro (due realtà equiparate, perché il TEMPO E' DENARO!) per costruire il proprio futuro in una economia sempre più difficile.

Ancora ancora, lo riuscivo a capire e a tollerare in un lavoro pubblico, dove ci sono sempre diritti acquisiti per la logica del posto fisso, ma mi rincresce tantissimo vedere una logica simile in molti "privati", e in tutti i settori, compreso quello, ma non solo, dell'attività imprenditoriale. Per carità, questa non è professionalità, è egoismo, opportunismo, meschinità, cattiveria nei confronti di chi vuole credere ancora e di conseguenza investe tanto in sé stesso pur alla fine di riuscire a essere un nome nella società.

Per me, vivere vicino alle persone che del privilegio ne fanno pane quotidiano, non è assolutamente facile, e se posso le allontano; e se proprio non mi è consentito, allora gioco di compromesso (perché la vita è anche questo, ma non consideriamola una cosa scandalosa se capiamo esattamente cosa vuol dire...), ma giusto il tempo che sia realmente necessario: preferisco non mangiarci assieme allo stesso tavolo, non confidarmi con loro, non essere loro amico, non amarli. Per fortuna, sono pochi in confronto ai tanti, trovo sempre più accanto a me persone volenterose di crescere professionalmente e umanamente, che quindi ti rispettano e di conseguenza avranno rispetto.

Ed è proprio il rispetto, e non certo l’egoismo e l’opportunismo, che ci condurrà, pur se lentamente, in un sistema migliore.

Riflettiamo.

19/01/2015

DAVIDE GUIDA

domenica 18 gennaio 2015

Ogge te spuse, Lirica di Carmen Percontra


Pareva ca n’arrivava maie
’stu iuorno ’mpurtante assaie,
l’aspettave ’a tantu tiempo
e puntualmente arrivaie.
’O tiempo passa,
cuntanno ’e minute e pure l’ore.

Stammatina… 
nun s’era fatto manco iuorno
e ’a casa me pareva ’nu mercato:
’a truccatrice, ’a parrucchiera,
’o fotografo, ’o vennetore ’e sciure,
’nu trase e ghiesce ’e gente,
’e pariente che venevano
a da’ l’augurie â sposa.

Nenne’… Ogge è ’na data ’mpurtante,
annanze ô Signore t’aggi’ accumpagna’
e mentre ’o sposo tuio sta aspettanno
te voglio abbraccia’ e vasa’.

’Nu pate e ’na mamma
vanno truvanno ’o meglio p’ ’e figlie
e io e mammeta
vulimmo ’o meglio sempe pe’ te.
Mentre stevo penzanno pe t’accumpagna’,
 â ’ntrasatta asciste appriparata
cu’ ’na vesta ianca ammerlettata:
me parive ’na riggina.

’O sciato mio se fermaie
e l’uocchie se ’nfunettero,
tanto ca ire bella
facevo fatica a te guarda’.
Ma tenive dint’all’uocchie ’a felicità,
e io cu’ ’a priezza ’int’ ’o core
te purtaie a spusa’.
Ogge è overo…
è destino ch’io perdo ’a nenna mia,
ma aggio truvato ’na fémmena
grande assaie,
ch’è addeventata mugliera
cu’ ’a speranza e tante neputielle,
spero sulo ca ’st’ommo
che mo te vaie a spusa’
felice pe’ tutta a vita te farrà.

Carmen Percontra

"I colori della poesia" prosegue con uno speciale "Salotto Culturale di Tina Piccolo"


Un evento straordinario ha chiuso con gran successo i battenti, anche se la mostra di opere d'arte dei vari pittori e scultori resterà ancora aperta sino a mercoledì 21 gennaio, per la visita di scuole di ogni ordine e grado.

Un successone stasera con i poeti del Salotto Tina Piccolo, presentati amabilmente e con simpatia da Annamaria Pianese con gli interventi di Mario Volpe, organizzatori e promorori della bellissima manifestazione, e mie relazioni e poesie sempre applauditissime.

Parole meravigliose mi sono state rivolte dagli organizzatori e gli artisti stessi mentre parlavo dell'importanza dell'arte. Addirittura tre bambini del progetto formativo delle scuole primarie, che sta andando in porto in queste ultime settimane, hanno espresso in modo commovente l'idea che hanno di me: "E' la più brava del mondo", "Le vogliamo tanto bene", ha declamato mio figlio Lello, emozionado tutti con la lirica "Una madre speciale" 

Si sono esibiti durante la serata Dora dela Corte, Rosaria Cerino, Ferdinando Cirillo, Gianni Ianuale, Pina Magro, Angelo Iannelli con diverse sue tipiche imitazioni e alcune sue poesie. Lo stesso Mario Volpe ha interpretato alcune splendide liriche. E' stata poi la volta di Giovanni Moschella, Sonia De Francesco, Rosa Ruggiero e della professoressa Vittoria Caso, tutti lungamente applauditi dal numeroso pubblico.

Una bella lirica di Francesca Panico intitolata "Il viaggio" l'ho declamata io, ripresa dalle telecamere di "Occhio all'Artista", trasmissione TV di Giuseppe Nappa, che ha parlato del libro "Napoli nel cuore" e del cortometraggio in DVD ad esso allegato. 

Sono stata invitata come Madrina del "Premio di Castecisterna" e il 28 gennaio ad Aversa, in occasione della presentazione del libro di Vittorio Raimondo, insieme a Gianni Ianuale.

La serata si è chiusa con l'invito per il prossimo 31 gennaio, al Centro Studi "La Contea" a Napoli in via Toledo, per assegnare i premi alla carriera a circa 20 big dello spettacolo, della musica, dell'arte e della politica e per raccogliere ulteriori adesioni per il "Premio Internazionale Città di Pomigliano D'Arco", oramai giunto alla sua ventisettesima edizione e che si terrà nella prossima primavera. 

Ho concluso la serata interpretando la richiestissima "Tu nun si vicchiariello" e assegnando diplomi di merito e d'onore, firmati dal Sindaco e dall'Assessore alla Cultura, a tutti gli espositori e ai vari presidenti di associazione.

Un evento-spettacolo di autentico successo dunque, all'insegna dell'arte a 360 gradi. Bravissimi Mario Volpe e Annamaria Pianese, che il 31 gennaio saranno premiati al Centro Studi La Contea proprio per la loro dinamica e pregiatissima opera di diffusione della cultura.

TINA PICCOLO
Ambasciatrice della poesia italiana nel mondo e critico d'arte per la poesia e le arti visive

sabato 17 gennaio 2015

AMARA SCOPERTA, lirica di Carmen Percontra


Io stev’ â fermata d’ ’o tramme
e cu’ l’ati perzone
ce steva ’na bella guagliona
purposa e sciasciona.

Teneva ’e capille  
arricciate e russagne;
’a faccia cianciosa
pareva ’na rosa;
l’uocchie cu’ ’o cielo
facevano ’o iuoco;
’a vocca scarlata,
carnale e azzeccosa,
ardeva chiù assaie
d’ ’a vampa ’e ’nu fuoco...

Chiunque passava
-  signore o cafone,
’mpurtante o chiachiello -
cunfromme ’a smicciava
ce se ’nfucava
comme s’appiccia
’nu zurfaniello,
e po’, suspiranno,
cu l’uocchie ’a spugliava.

Quanno ’o tramme fuie bello e arrivato
e nuie tutte quante ce fùiemo sagliute,
oi gente, sentite, ne’ chella che fa?
S’assetta, azzeccannose, e ’ncuollo me sta.
Maronna, che sciorta!
E che rè ’sta furtuna?
Putite penza’ io che me sentevo,
che già primma e sagli’
m’ero sperzo e ’nfumato
pe’ ’sta fémmena bella
ca s’era ’mmuccata.
’Nu verrizzo ’int’ ’a capa!
 E facevo penziere
ca nun dícere è meglio
pecché (v’assicuro)
ce vulesse ’a censura.
Po’ me facette
’nu poco ’e curaggio
e nun me vulette
chiù mantene’:
«Signorina», le murmuliaie,
«Lei permette? Sa com’è…
Posso offrirle ’na sfugliata…
’na sfugliatella cu’ ’o cafè?».

Essa  aggarbata me rispunnette:
«Gentile signore,
questo invito cortese
rifiutar non si può».
E accussì, scise da ’o tramme,
ce assettàimo a ’o tavulino
’e ’nu bar e ’’int’ ’o Pennino: 
essa me pigliaie ’nparola
e vulette ’nu cafè
cu’ ’na sfugliatella riccia
mentre ’a frolla ’a dette a me.

 Teneva tanta ’e chella carne ’ncuollo
ca nun sapevo addo’ êv’ ’a accumincia’,
po’ me lanzaie… ’na guardata làngueta…
e chella s’abbuccaie ’nzieme cu’ me.

L’abbracciaie, ’a vasaie, l’accarizzaie,
quanno â ’ntrasatta,
mentre io cercavo,
tastuliannola,
chillu pizzo là,
tuccaie ’na cosa…
ca cu’ tutto ’o riesto
nun ce azzeccava manco ’na rapesta.
Aneme d’ ’o Priatorio,
e che spaviento!
V’ ’o giuro, m’era parza overamente
’na femmena verace e originale…
Aggio pigliato ’o capo schiribizzo!
Chillo era ’nu femmenella,
e teneva ’o cetrulo a chillu pizzo. 

Io, don Errico ’e vascio â Sanità,
ca songo canusciuto comm’ ’o primmo
d’ ’e meglie sciupafemmene in servizio,
comm’a ’nu masculone capuzziello,
me so’ fatto strunzia’ ’a ’nu fecatiello!

Uòmmene, tenimmo l’uocchie apierte
pe’ nun ’ncuccia’ ’n futuro
’na soccia fregatura,
pe’ nun piglia’ maie chiù
l’asso pe’ ’na fïura!

Carmen Percontra

venerdì 16 gennaio 2015

La prigione dell'anima, di Tina Piccolo

Erano sbarre i miei pensieri
ed io una stanca prigioniera....
Cercavo invano la verità
e gridavo al mondo
la mia pena.....
Dissero che ero matta,
fu un pellegrinare
in cliniche e ospedali....
Altri sguardi smarriti,
altre voci inquiete
tormentarono i miei giorni...
Mi ascoltarono,mi analizzarono,
divenni strumento di una scienza
senza cuore,
che violentava
i segreti dell'anima mia...
Altre mani si tesero
e le strinsi,ad una ad una.....
Erano matti come me
alla ricerca della libertà....
Asciugai lacrime e carezzai
il dolore,
mentre studiavano i nostri gesti,
le nostre parole
e ci davano farmaci senza tregua...
Una luce vidi in fondo al tunnell,
corsi affannosa verso l'uscita
e mi ritrovai a respirare
aria nuova,incontrai la vita...
Mi aveva guarita l'amore
che avevo donato ai "matti" come me....




TINA PICCOLO
AMBASCIATRICE DELLA POESIA NEL MONDO
CRITICO LETTERARIO E DI ARTI VISIVE 
FONDATRICE PREMIO INTERNAZIONALE CITTA' DI POMIGLIANO D'ARCO

giovedì 15 gennaio 2015

L’ABBALLATA ’E PULECENELLA, lirica di Carmen Percontra


      Ue’… Ue’… Currite, currite
femmene belle, zite e maretate,
sta arrivanno pe’ vuie Pulecenella:
comme se dice
«m’avit’a sulamente cumanna’»,
pirciò i’ stongo cà…
cu’ ’sta màscara curiosa
ca ve porta l’allería
scancellanno ’a pecundría.

      Venite… ascite ’a rint’ê case,
abballate tutte quante
pe’ ’e quartiere e ’e strate ’e Napule;
me’, cantate a tutta stesa
cu’ ’sti core ’nzuccarate
comme fùsseve  - che saccio -
tutte l’ore ’nnammurate
e facite ’o sentimento
sott’a chesta  luna ’argiento.

      Pigliammo tammurrielle e castagnelle
e sunammo tammurriate e tarantelle,
annanze a chesta bella gente
cuntammo ’a storia ’e sta città
mettennoce ’o core e l’ammore,
ca p’ ’o munno sempre ha da gira’.

      Ce ’a pigliammo cu’ pacienza
(l’oro ’e Napule, gnorsì)
e menammo ’e guaie a mare
cu’ canzone ca cantammo
cu’ arrecrío e cu’ priezza.
’Sta città fuie tenagliata tanti vote,
ma tene ’nu popolo verace assaie
ca a nisciuna parte d’ ’o munno ce po’sta
pecché nun s’è fatto maie manca’
’a forza pe’ puterse recatta’.


Carmen Percontra

mercoledì 14 gennaio 2015

Poesia a scuola, riflessioni di Tina Piccolo



Stiamo portando avanti un corso di formazione che interessa in primo luogo la poesia e il linguaggio creativo in una classe di bambini della scuola primaria che fa parte dell'Istituto comprensivo retto dall'amabile Preside Raffaele del Prete.

Ci siamo ritrovate io e la collega Irene Pepe che collabora questa volta nella classe IV del Plesso Paciano con le insegnanti Mariarosaria Antignano ed altre che completano l'insegnamento nelle varie aree.... come Carmela Antignani, Corbi Elia, Consiglia D'Avino, Maria Falco.

Abbiamo fatto l'appello per conoscere i nomi e i piccoli, chiedendo cosa nella scuola preferissero fare.

La collega Irene ha parlato di poesia e di che cosa rappresenta per loro.

E qui, raccogliendo pensieri con similitudini, attraverso dialoghi e analisi di emozioni nascenti, con il gessetto alla lavagna ho cominciato a scrivere quello che, con opportune stimolazioni, i bambini mi riferivano.

In poco tempo è nata la prima poesia di gruppo e l'abbiamo intitolata proprio "La poesia"


La poesia è sentimento,
nasce da uno stato d'animo,
è felicità,
armonia, pace, amore.....

Come un fiore
sboccia a primavera ,
è un sole splendente
che illumina il mondo....

Come un gabbiano
vola sul mare....
E' acqua limpida di una cascata,
espressione del cuore....

E' un diario dove la realtà
cammina con la fantasia...
I poeti sono pescatori di parole...

Beh, gioiose e soddisfattte, abbiamo fatto leggere e rilleggere ai piccoli la composizione ed hanno applaudito tantissimo....

Mi hanno chiesto poi di interpretare alcune mie liriche in napoletano... e l'ho fatto, tra gli applausi anche delle colleghe....

Gli alunni non volevano che andassimo via... e con un abbraccio e un bacio mandato sulle punte delle dita ho dato appuntamento alla prossima tornata...

Esperienze e corso formativo semplicemente meraviglioso...
TINA PICCOLO
(AMBASCIATRICE POESIA NEL MONDO-CRITICO LETTERARIO E DI ARTI VISIVE)

IO URLO, lirica di Carmen Percontra


Urlo  in silenzio
gridando
alle stelle
il mio dolore.

Urlo affannosamente
pregando
che si plachi
la mia malinconia.

Urlo contro chi
non  sa amare...
e… annientare vorrei
chi spezza un cuore.

Urlo la mia passione,
il mio tormento
e il mio rimpianto.

Urlo, con l’anima mia
lacera e inquieta,
per un amore
illuso e calpestato,
per un amore 
ch’io credevo fosse  
candido e puro…
e invece non lo era.

Carmen Percontra

martedì 13 gennaio 2015

Una serata indimenticabile a “I colori della poesia”



Sono arrivata in ritardo, è stata una giornata pienissima di impegni di un mese incredibile tra incontri, premi, presentazioni libro, didattica e quant'altro...

"I colori della poesia", organizzata ottimamente da Mario Volpe ed Annamaria Pianese, una settimana di esposizione di quadri, sculture, fotografia, arte visiva. Davvero un evento eccellente, in un luogo d’arte allestito presso la Biblioteca Comunale di Pomigliano, nel Palazzo dell’Orologio.

Sono stati riportati più volte i nomi dei pittori, scultori, fotografi. Mi son ritrovata come critico d'arte e Ambasciatrice della poesia nel mondo, immersa tra gli abbracci degli artisti e del sindaco Lello Russo che sempre ricordo con grande affetto.... cardiologo bravissimo e politico nato.

Anche con l'assessore Roberto Nicorelli c'è stato uno scambio di saluti calorosi ed abbiamo accennato al Premio Internazionale che ci sarà in primavera inoltrata.

Appena il tempo di arrivare e con il giaccone ancora addosso, il nostro poeta bravissimo ed organizzatore mi ha portato in un salone per l'intervista da parte del canale tv “Napoli 1”.

Ho augurato un cammino di incontri artistici in cui il confronto fa crescere e dona emozioni di cui la società ha largamnete bisogno... la poesia è colorata e la pittura sa di poesia, ogni immagine è un canto d'amore.  Sono queste le cose che possono rivoluzionare in bene un popolo e possono essere un potente antidoto alla violenza...

Bellissima davvero l'esposizione. Due Reading poetici ci saranno giovedì prossimo e sabato in serata.All'ultimo incontro declameranno i poeti del nostro salotto culturale con la ripresa di "Occhio all'artista" di Giuseppe Nappa che illustrerà anche il libro "Napoli nel cuore".

Frattanto giovedì in mattinata le scuole visiteranno il luogo d'arte, e per l'occasione farò anche da critico d'arte.

Voglio ringraziare dal profondo del cuore i nostri amici Mario Volpe e Annamaria Pianese che riescono a sintonizzare forze creative così bene. In sinergia si può, con l'aiuto degli Enti, portare avanti un discorso che nella nostra Pomigliano è importantissimo e può far nascere un polo di arte e di letteratura.

Tantissimi sono coloro che hanno potenzialità cerative da ammirare e far evolvere in una catarsi meravigliosa.

Sarà un cammino prezioso quello che hanno creato i nostri amici Mario e Annamaria e come critico d'arte e Ambasciatrice della poesia rivolgo a loro complimenti vivissimi. Ringrazio anche le fotografie e le riprese video di Davide Guida che con la sua DGPhotoArt è sempre così sensibile e attento ad eventi qualificati.

Ad Maiora semper!



TINA PICCOLO

POETESSA e CRITICO D'ARTE

Fondatrice del Premio Internazionale Città di Pomigliano D'Arco