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sabato 6 dicembre 2014

Il mondo dello spettacolo, una malinconia che non vorrei vivere più

Il mondo dell'arte, della cultura, dello spettacolo mi trasmette sempre una cupa ombra di malinconia.

Sono decenni che lo osservo, studio, lo inseguo sognando come fare perché diventasse parte di me. Ero un bambino quando immaginavo di scrivere programmi e spettacoli televisivi, e di poterli anche condurre, o semplicemente dirigere. E' stato solo questione di tempo per trovarmici dentro, ma ora che lo vedo dall'interno ne soffro tanto.

Grazie allo spettacolo ho visto emozioni, passioni, sogni realizzati e sogni infranti, ma anche bugie, perversioni, malignità.

Grazie allo spettacolo ho imparato cosa vuol dire amare, più di quanto avessi fatto in passato, ma ho anche capito cosa è il rancore, l'odio, l'astio, la prevaricazione di coloro che senza contenuti vorrebbero guadagnarsi il mondo bruciando la terra attorno a sé.



Grazie allo spettacolo ho sofferto tantissimo per amore, ma ho anche visto cosa questa difficile parola, per gli altri che mi cicondano, vuol significare. E soprattutto dall'esterno e dall'interno ho captato infelicità, desiderio di effimera immagine, sofferenza di chi forse è spinto dalla volontà di essere di più di quello che si è realmente. Perché quando si torna a casa, dopo un grande applauso del pubblico affezionato, ci si guarda allo specchio più stanchi e soli di prima.

Un sistema maledetto chiamato "gossip" vuole che chi cavalca l'onda della popolarità viva per il pubblico una vita differente da quella vera, interessi che non sono quelli reali, amori che non esistono, ma che bisogna far credere che ci siano perché danno una sostanza migliore di sé. E' una distorsione della realtà. Anche io sono vittima di tutto questo, e solo Dio sa quanto vorrei che così non fosse. Che il sorriso di un protagonista del palcoscenico sia reale e non sia solo una maschera come quella di un clown che al di fuori ride ma nella sua anima piange lacrime amare.

E tutto questo, mi rende sofferente e malinconico. Ma quello che mi incoraggia è ancora essere voluto bene, incoraggiato da persone che sono vere, genuine, sincere, anche in un mondo che sostanzialmente è fasullo. Non ne potrò fare a meno, ne ho viste moltissime e ne vedrò tante ancora. E con i miei occhi vorrei tanto immaginarmi un mondo dello spettacolo diverso, non permeato da tutto quello che è solo un treno che passa sui binari di montagna senza lasciare nulla che polvere. Immaginarlo pieno di calore, di emozione sincera, di amicizia, di fratellanza, di occhi lucidi dalla commozione, di pianti di gioia condivisi da abbracci d'amore genuino.

E' un sogno, lo so, irrealizzabile, ma spero che se non sarò io a vederlo.... un giorno lo veda qualcuno.

Eh sì, voglio crederci. E prima o poi....

06/12/2014

DAVIDE GUIDA