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mercoledì 6 maggio 2015

FIGLI SENZA PATRIA, lirica di Carmen Percontra


Con il mio popolo fuggivo,
dalla terra in guerra,
incontrollata e senza senso,
dalle atrocità
e dalla follia umana.

Vagavano bestie impazzite
dalle sembianze  umane
e assetate di sangue,
catturavano  innocenti  
da sacrificare ad un loro Dio.

Armati di mannaie,
violentavano donne
e senza distinzione,
cadevano sotto le  loro lame,
giovani, vecchi e bambini.

Tagliavano teste di uomini
per appagare la vendetta inculcata,
farneticano la religione malata,
con scherno e con odio
piegavano i loro fratelli alla schiavitù.


Nelle notti buie
con il nemico in agguato,
scappavano verso il mare
che salvezza prometteva,
per conquistare l’indipendenza.

Con ferite e dignità calpestata,
compravano un posto per la traversata,
si saliva nel barcone  della speranza
per la conquista  di una nuova terra
e per la libertà di questi figli senza patria.


Carmen Percontra

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